C’è chi da anni, precisamente dal 2016, quando marito e moglie Zoi Papalexandratou e Tom De Winne hanno fondato in Belgio questa compagnia che lavora fuori dai riflettori, ma fa la differenza.

Il loro cioccolato non è mai banale, presenta sempre aromi intensi, complessi che vanno a braccetto con i migliori sentori del caffè. Si sente il rispetto per la materia prima e gli anni di lavoro tecnico per esaltarla. Non ci sono concessioni al gusto classico del cioccolato, non è un prodotto che strizza l’occhio ai golosi di zuccheri o inclusioni.

Solo pochi anni fa erano presenti al Salon du Chocolat di Parigi con due sole tavolette mono origine, ma quella produzione ha fatto da apripista a chi stava cercando un nuovo modo di lavorare il cacao attraverso un’attenta selezione della materia e uno studio di ogni passaggio di trasformazione in cioccolato.

La loro realtà è cresciuta, si è estesa, ma non ha mai perso di vista gli obbiettivi iniziali di rispetto per i coltivatori ed il raccolto; al Salon du Chocolat sono presenti con alcuni coltivatori, cosa non particolarmente diffusa tra gli espositori. Oltre alla produzione la loro esperienza ora è al servizio per la consulenza nella processazione dei semi di cacao. Oggi Zoi Papalexandratou è un riferimento in campo internazionale nell’ambito della fermentazione dei semi di cacao. La produzione è limitata, ma lo ritengo un pregio vista la qualità e l’alta aromaticità del loro cioccolato.

Il loro cioccolato è assolutamente da provare, secondo la mia opinione.