Marina Stroh
Novembre 19, 2021
Cacao Experience Tanzania Kilombero Valley 80%
Dicembre 5, 2021
Marina Stroh
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Cacao Experience Tanzania Kilombero Valley 80%
Dicembre 5, 2021

„Melanie Paulau”

 
20° Nord 20° Sud - Montfort - Notre Dame de Monts (Vendée) France
Member bean to bar France association

E’ il secondo giorno di apertura del Salon du Chocolat e si sta lentamente iniziando a percepire la frenesia tipica del fine settimana. Melanie è già presa d'assalto tra presentazioni da fare e persone che si avvicinano allo stand, quindi attendo con pazienza che finisca le riprese di un’intervista, per farmi avanti. E’ sempre sorridente e disponibile con tutti anche se visibilmente affaticata.

L’attività, mi spiega, è nata solo 5 mesi prima del Salon du Chocolat e per il timore di aver mal compreso le sue parole me lo faccio ripetere due volte. Nonostante sia neonata è già in grado di presentare 7 diverse tavolette monorigine e le stesse origini in versione darkmilk oltre ad altre preparazioni. Decisamente una partenza molto dinamica e variegata.

L'ispirazione di fondare una nuova attività in questo settore è nata dal desiderio di soddisfare una propria personale esigenza ossia di poter percepire in una tavoletta gli aromi del cacao non sovrastati da zuccheri o da grassi. Gli aromi sviluppati nella tavoletta assaggiata nello stand di Zoto, produttore belga, in occasione del Salon du Chocolat tenutosi nell’anno 2017, sono stati la scintilla che ha dato origine al suo progetto. A questa iniziale scoperta sono seguiti due anni di studi e ricerche per creare questa realtà ed infine approdare alla sua realizzazione.

20°Nord 20° Sud è l’indicazione dell’area geografica di riferimento, rispetto all’equatore, nella quale in tutto il mondo si coltiva cacao e in questa area è stata concentrata lo sviluppo delle tavolette mono origine. Contemporaneamente a questa realtà Melanie ha seguito, sin dalle sue origini, la fondazione dell’associazione Bean to Bar France, diventandone segretaria e seguendo da vicino la selezione delle richieste di nuove adesioni al progetto.

E’ visibilmente molto coinvolta da questo progetto associativo, tanto da sottolineare come non si tratti di un progetto di natura commerciale, ma di una filosofia di approccio a questo mondo da un punto di vista etico, sia tra gli iscritti che nella filiera di produzione. Un’associazione che possa costituire un ambiente di confronto, di scambio di idee e occasione di miglioramento per tutti i partecipanti. Si tratta attualmente di 12 piccole realtà che affrontano, singolarmente, i grandi problemi di comunicazione con i coltivatori, del trasporto dei raccolti preservando la materia di per se molto delicata, del mettere al centro del proprio progetto la qualità e l’eticità della produzione, cercando di tracciare nuovi percorsi in questi ambiti.

Tra le maggiori soddisfazioni di cui mi fa cenno, percorrendo questa nuova strada, una è certamente quella di godere dei primi frutti di due anni di lavoro e tra questi frutti anche la speranza di riuscire a dedicare più tempo alla sua famiglia e dedicarle gli spazi che in questi anni ha sottratto loro. Il marito è presente nello stand a supportarla in queste caotiche giornate, pur non avendo un coinvolgimento diretto nell’attività; è proprio lui a seguirmi negli assaggi delle tavolette monorigine con cordialità e competenza. Le prossime sfide, che non sono da meno rispetto a quelle appena superate, sono innanzitutto dare una stabilità e un futuro a questa nuova realtà e a tutte le persone che nel corso di questo periodo vi hanno profuso energie, idee e tempo e, non in secondo ordine, cercare di coinvolgere maggiormente i coltivatori mostrando loro il frutto finale della trasformazione dei semi, che nella gran parte dei casi non hanno modo di vedere.